Regole più stringenti per i nuovi test su strada, più attenzione al particolato fine e nessun ritardo sull’entrata in vigore delle norme. Sono i punti principali del piano approvato ieri dall’Unione Europea riguardo le emissioni dei veicoli. Non è una svolta epocale, ma pur sempre un pacchetto di misure che avrà effetti sul miglioramento della qualità dell’aria. A poche ore dalla pubblicazione dei risultati della commissione d’inchiesta sul dieselgate, che ha inchiodato alle loro responsabilità tanto la Commissione quanto i paesi, sembra che il messaggio sia passato.
Lo scandalo emissioni ha rivelato che i test di laboratorio erano truccati non solo da Volkswagen, ma dalla maggior parte delle case automobilistiche. Le autorità nazionali (e gran parte di quelle europee) invece di vigilare hanno girato la testa dall’altra parte. Le nuove regole cercano di impedire che si possa ripetere un secondo dieselgate.